Il mercato della bioedilizia ha avuto – giustamente – un boom negli ultimi anni. Complice l’attenzione alla sostenibilità, la legislazione che, anche se lentamente, va in questa direzione, anche i progettisti hanno dovuto approcciarsi a questo a una nuova pratica progettuale. Sì perché è necessario non fermarsi alle parole, ma conoscere e scegliere: metodo costruttivo, materiali, tecnologie, normative, principi costruttivi. La vera questione, quindi, non è il materiale costruttivo – legno o mattoni – ma l’approccio, i criteri tecnici ed etici secondo cui si progetta un edificio. Per farlo secondo i principi della bioedilizia, servono competenze specifiche e aggiornate, perché questo, per fortuna, è un mondo in evoluzione.
Bioedilizia e architettura
L’edilizia sostenibile è una pratica costruttiva che tiene conto di tanti fattori. Scegliere di essere un progettista in bioedilizia richiede quindi una preparazione e un’attenzione particolari, che rispondono ai criteri del rispetto, dell’ambiente, delle persone. È una scelta che va oltre ogni singolo progetto di casa o edificio, perché la bioarchitettura svolge un ruolo importante per il territorio che lo ospita e per chi la abiterà. Questa consapevolezza è uno dei motori che motiva un architetto verso la bioedilizia.
Oltre alla normale preparazione, per essere efficaci nel proprio lavoro e coniugare il proprio senso estetico con i risultati attesi in termini di: sostenibilità, comfort, efficienza, durata, il progettista deve avere una perfetta conoscenza delle caratteristiche del materiale costruttivo. Infatti, progettare una casa in legno è diverso rispetto a progettare una casa in muratura.
Case in mattoni
Il mattone è un materiale usato da millenni per costruire case durature, sicure, versatili e solide. Ancora oggi è presente nelle costruzioni perché ha saputo evolversi nel tempo: grazie alle innovazioni tecnologiche soddisfa le esigenze della progettazione per l’edilizia moderna. Le prestazioni dei mattoni, inoltre, sono migliorate e hanno saputo adeguarsi alle necessità di ogni epoca, tanto che vengono riscoperti e valorizzati.
Se anche può sembrare che progettare una casa in mattoni sia una scelta nostalgica, che guarda al passato, costruzioni addirittura futuristiche, firmate dai più grandi architetti, dimostrano che mattone non è sinonimo di ‘passato’ e non significa rinunciare all’espressione del proprio design. Anzi!
Il laterizio si presta all’architettura moderna e si può associare a molti altri materiali, legno incluso, rendendo ogni progetto unico. Può essere ‘nascosto’ o lasciato a vista, quando esprime la sua personalità e riconoscibilità.
Nonostante la sua forma semplice rigida, l’architettura in mattoni si declina anche in strutture particolari e innovative. L’uso del laterizio associa i vantaggi di economicità, qualità e velocità di produzione tipici del prodotto industriale all’esperienza propria del nostro Paese nel costruire con questo materiale. C’è un legame intrinseco tra mattoni, ambiente, architettura, sostenibilità.
Case in legno
Le case in legno hanno avuto una maggiore diffusione in Italia in questi ultimi anni. Hanno riscosso l’interesse dei futuri proprietari di casa per la ‘sostenibilità’ della materia prima. Ma l’idea che legno sia sinonimo di ‘sostenibilità’ ha creato un equivoco. Infatti, anche se il legno di per sé è un materiale naturale (come per altro i mattoni a base di acqua e argilla), la sua estrazione e trasformazione non sono un processo necessariamente privi di conseguenze sull’ambiente. Inoltre, non è scontato che le aziende produttrici attuino politiche di riforestazione.
Un altro elemento che scoraggia la scelta del legno è la necessità di progettare le case fin nei minimi dettagli su carta. Da questo punto di vista, anche il progettista deve prevedere ogni elemento fin dall’inizio e attivare una fase di confronto con i committenti in modo da arrivare all’apertura del cantiere con un progetto ‘definitivo’. Di conseguenza, in corso d’opera non c’è la medesima libertà di fare modifiche tipica dell’edilizia tradizionale in laterizio.
Inoltre, è necessario tenere conto delle caratteristiche strutturali del legno in fase progettuale perché gli adattamenti successivi possono rivelarsi più onerosi e non sempre soddisfacenti dal punto di vista estetico.
In fase di accantieramento, inoltre, bisogna attuare una serie di accortezze per valorizzare il legno come materiale costruttivo, la sua leggerezza, coibentazione, tempi di realizzazione più rapidi, minimizzando i punti deboli come per esempio la vulnerabilità all’umidità.
Concludendo, sia una casa in laterizio e che una casa in legno possono raggiungere elevati livelli di qualità, efficienza, comfort abitativo, la differenza sta però alla base del progetto. Noi dell’Impresa Rossi F.lli abbiamo scelto la sostenibilità dei mattoni, rinnovando il fil rouge della tradizione locale e accogliendo le innovazioni tecnologiche che ci consentono di realizzare case moderne ed ecologiche.